DOLORE AL GINOCCHIO?
CAPIAMO INSIEME PERCHE’ E COME RISOLVERE.  

dolore ginocchio
 
L’articolazione del ginocchio è l’articolazione sinoviale più grande di tutto il corpo. Il dolore al ginocchio, indipendentemente dalla causa da cui è dipeso, è una realtà che interessa tutti, giovani e adulti difatti non risparmia bambini, adolescenti, adulti, anziani. Il dolore può essere dipeso da un trauma, può presentarsi all’improvviso in modo acuto, oppure insinuarsi pian piano finché diventa troppo fastidioso per essere ignorato.
 
L’articolazione del ginocchio, essendo la più grande sinoviale di tutto l’organismo, è continuamente al lavoro anche nei movimenti più semplici in quanto  ci consente di muoverci liberamente durante la via quotidiana; un dolore legato al ginocchio diventa infatti invalidante nel compimento di diverse azioni necessarie. Il ginocchio strutturalmente rappresenta un’articolazione fondamentale per il corretto compimento della deambulazione
La sua azione primaria è quella di allungare e accorciare l’arto inferiore in modo da assistere l’anca al posizionamento del piede:
accorcia l’arto inferiore per aiutare il movimento del piede durante la fase oscillante del passo, e lo allunga quando si estende verso il suolo per l’appoggio.
 

La modificazione dell’arto è resa complessa:

dal carico che grava sul ginocchio dalla sua localizzazione fra le due leve ossee più lunghe del corpo umano dal movimento del piede sul suolo che crea un avvolgimento della tibia.
In generale il ginocchio dispone di capacità di movimento che non si limitano alla sola flessione ed estensione, ma è in grado di ruotare anche se soltanto in assenza di carico, proprio perché in appoggio deve essere assolutamente stabile. I movimenti della flesso – estensione sono abbastanza complessi:  
  • durante la flessione, i condili femorali rotolano indietro e scivolano in avanti;
  • durante l’estensione i condili femorali rotolano in avanti e scivolano in dietro.
I sintomi più frequenti relativi alle diverse patologie legate al ginocchio sono:
  • il dolore;
  • l’instabilità;
  • la limitazione funzionale;
  • il blocco articolare;
  • la riduzione della forza.
Il dolore al ginocchio può avere svariate motivazioni che possono essere oltre che traumatiche strettamente legate dal tipo di attività svolta, dalla postura, dell’età, dal sesso, dall’obesità, da squilibri muscolari e da traumi di vecchia data.
Tra le patologie più frequenti che causano dolore a questa importantissima regione corporea incontriamo:  le distorsioni, le lesioni meniscali e legamentose, le tendiniti, la cisti poplitea, la deformità, l’ artrosi.

DOLORE AL GINOCCHIO, I SINTOMI, LE CAUSE E I POSSIBILI RIMEDI:

Il dolore riferito al ginocchio, come detto in precedenza,è un sintomo le cui cause possono essere legate a molteplici patologie. In base alla tipologia di problema, il dolore potrà essere più o meno acuto quindi presentarsi come un semplice fastidio, oppure essere completamente invalidante. La corretta diagnosi sarà il punto di partenza del percorso riabilitativo, che oltre a curare l’infiammazione della zona dolente, andrà a ristabilire il corretto funzionamento biomeccanico dell’articolazione.  

La filosofia di cura del KINETICSPORTCENTER è suddivisa in 5 fasi, con particolare attenzione alla progressione dei carichi di lavoro.

STEP 1

Riduzione del dolore e dell’infiammazione.
Gli obbiettivi di questa prima fase di lavoro sono la riduzione della sintomatologia dolorosa e del quadro infiammatorio instauratasi, nonché la riduzione del gonfiore attraverso l’utilizzo di sofisticate tecnologie riabilitative

STEP 2

Recupero dell’articolarità e della flessibilità.
L’obbiettivo è quello di raggiungere il completo range di movimento di un’articolazione o il ripristino di un movimento specifico in assenza di dolore.

STEP 3

Recupero della forza e della resistenza muscolare.
L’obbiettivo del terzo step è il ripristino della forza muscolare e il recupero della resistenza del paziente attraverso un protocollo di lavoro personalizzato.

STEP 4

Recupero della coordinazione.
L’obbiettivo di questa fase è il recupero della coordinazione e della completa percezione del corpo.

STEP 5

 
Recupero della gestualità.
L’obbiettivo della quinta fase è, per la persona comune, il recupero delle normali gestualità della vita attiva, mentre per l’atleta il recupero del gesto tecnico nello sport specifico che dovrà essere eseguito con precisione.

IL GINOCCHIO E LA SUA ANATOMIA.

L’articolazione del ginocchio è un’articolazione di difficile collocazione già di per se, in quanto si stabilisce fra i condili del femore e i condili della tibia. Tuttavia i condili della tibia pur essendo scavati, non lo sono abbastanza profondi da accogliere i condili del femore. Per la sua conformazione ossea, l’articolazone del ginocchio risulterebbe mobile anche in latero-lateralità che tuttavia sono limitati dall’articolazione stessa e dai suoi forti mezzi di fissità i quali limitano quasi totalmente questo tipo di movimento. Il ginocchio può essere considerato un articolazione di mezzo fra una troclea e una condilo artrosi in quanto molti dei movimenti che questa articolazione può compiere vengono limitati. La superficie condiloidea del femore e quella cava della tibia non formano una concordanza, dunque, per aumentare il grado di complementarietà delle due superfici condiloidee, si interpongono tra loro due dischi fibro-cartilaginei, i menischi, importantissimi per la distribuzione del peso e la riduzione dell’attrito. I menischi si distinguono in:
-un menisco laterale di forma quasi totalmente circolare che presenta un legamento chiamato menisco femorale il quale si inserisce sulla faccia laterale del condilo mediale del femore;
-un menisco mediale di forma a mezza luna o C la cui estremità anteriore continua con un legamento: il legamento trasverso del ginocchio, il quale con un fascio si lega all’altro menisco, e con l’altro fascio si lega alla faccia anteriore dei due condili della testa della tibia.
La capsula articolare del ginocchio si inserisce in modo differente su tutte le ossa che compongono l’articolazione, stabilizzandola durante i diversi movimenti che compie, è rivestita nel suo interno da una membrana sinoviale che secerne liquido vischioso al fine di lubrificare e nutrire l’articolazione stessa. . Uno dei legamenti più grandi e più importanti dell’articolazione del ginocchio è il legamento anteriore o legamento patellare che altro non è che il tendine di inserzione del quadricipite femorale. Questo tendine include nel suo spessore la patella che fa da sesamoide. Ai lati di questo legamento si trovano i retinacoli della rotula che uniscono la rotula al resto dell’articolazione con fasci superiori, medi e inferiori sia nella sua parte mediale che laterale. Sui lati dell’articolazione incontriamo una serie di legamenti che vengono chiamati collaterali. Il collaterale mediale e il collaterale laterale hanno il compito di stabilizzare lateralmente il ginocchio. La capsula articolare dell’articolazione del ginocchio è la più grande di tutte ed è particolare in quanto contiene al suo interno, a differenza di quelli descritti in precedenza, altri legamenti dell’articolazione del ginocchio. Difatti, oltre ai già citati legamenti sono presenti altri due fasci fibrosi che sono i legamenti crociati i quali hanno un ruolo molto importante nel limitare i movimenti laterali dell’articolazione. Senza i legamenti crociati l’articolazione, tra le due ossa, potrebbe compiere un altro movimento, quello laterale. La funzione principale dei crociati è quella di stabilizzare l’articolazione nella rotazione sul proprio asse e di evitare lo slittamento anteriore e posteriore della tibia rispetto al femore. I muscoli che gestiscono i diversi movimenti del ginocchio possono essere divisi per azione e zona. Questi infatti rivestono la coscia anteriormente medialmente e posteriormente, mentre nella suo parte laterale è rivestita da quei muscoli che si trovano nel bacino. Gli estensori della coscia sono i muscoli che incontriamo sulla parte anteriore della coscia:
  • quadricipite:
  • retto femorale ( biarticolare);
  • vasto laterale,
  • vasto mediale,
  • vasto intermedio
i quali come già detto precedentemente vanno ad inserirsi in un unico tendine, il tendine rotuleo.
anteriormente vi è anche il muscolo sartorio. La sua azione è quella di flettere la gamba sulla coscia, flettendola poi sul bacino partecipando anche all’abduzione e alla rotazione esterna della gamba.

Sulla parte mediale della coscia si sviluppa tutta la muscolatura adduttoria:

  • il pettineo;
  • adduttore lungo
  • gracile
  • adduttore breve
  • adduttore grande

Nella parte posteriore della coscia, giacciono invece i muscoli flessore che divideremo in:

  • -muscoli flessori intrattenitori;
  • -muscoli flessori extrarotatori
Il bicipite femorale, con i suoi due capi lungo e breve fa parte della classe dei flessori extrarotatori in quanto agisce come flessore della gamba sulla coscia imprimendogli una piccola rotazione lateralmente.

I muscoli flessori intrarotatori sono formati da:

  • semitendinoso
  • semimembranoso
  • entrambi partecipano alla flessione della gamba sulla tibia imprimendo una lieve intrarotazione.

Due muscoli molto importanti nella stabilizzazione del ginocchio sono:

  • Il GEMELLO MEDIALE
  • IL GEMELLO LATERALE
Questi infatti agiscono come flessori della gamba sulla coscia inserendosi sul versante distale del femore precisamente dietro ai gusci condiloidei femorali.

LE DIVERSE TIPOLOGIE DI DOLORE.

I sintomi delle diverse patologie relative al ginocchio sono:
  • il dolore
  • l’instabilità
  • la limitazione funzionale
  • il blocco articolare
  • la riduzione della forza.
La maggior parte delle patologie interessanti il ginocchio può essere diagnosticata con l’anamnesi, l’esame obbiettivo e radiografie standard. Il dolore è l’elemento che rende invalidante qualsiasi tipo di attività, sia che sitratti di attività sportiva o meno.
I pazienti che riscontrano questa tipologia sintomatica indicheranno due classi di dolore:
  • dolore acuto
  • dolore cronica
Il dolore acuto viene avvertito dal paziente a seguito di un evento traumatico che può causare una o più lesioni associate dei componenti non ossei dell’articolazione. Questo tipo di dolore riguarda soprattutto:
  • lesioni legamentose
  • lesioni meniscali
  • distrazioni muscolo-tendinee
  • contusioni
  • lesioni (specie dell’apparato estensore)
In questi casi per una corretta diagnosi sono fondamentali la ricostruzione del meccanismo traumatico e ovviamente la valutazione obbiettiva del ginocchio infortunato.
La dolorabilità in corrispondenza della rima articolare, associata al blocco articolare in seguito ad un evento traumatico distorsivo  pongono diagnosi quasi certa legata ad una eventuale lesione meniscale.
L’eventualità di una lesione legamentosa si suppone nel caso in cui l’articolazione risulti instabile sul piano frontale o sagittale attraverso il riscontro a manovre ortopediche specifiche di valutazione.
Le contusioni sono caratterizzate da dolore e gonfiore diffusi.

Differenti sono le diagnosi legate al dolore cronico:

  • artrosi
  • borsiti
  • tendiniti
  • lesioni da sovraccarico
  • artrite
  • danno cronico dell’apparato estensore
Per quanto riguarda una tipologia di dolore cronico, nei soggetti ultra 50enni, fa propendere solitamente verso la possibilità di presenza di artrosi, in particolare se la dolorabilità è riscontrabile in corrispondenza dell’emirima interna.
Borsiti e tendiniti generalmente causate da sovraccarico funzionale in lavoratori che svolgono pesanti attività o spesso negli sportivi.
Il dolore al ginocchio, nella sua parte anteriore, non sempre trova una causa facilmente individuabile, anche se spesso viene associato ad un danno cronico dell’apparato estensore, o da punti riflessi di mal funzionamento muscolare.

LE PROBABILI CAUSE.  

In generale il dolore al ginocchio può essere dipeso da svariate cause che possono riguardare lesioni acute specifiche o riguardare complicanze riferite ad altre situazioni.
Come detto in precedenza le cause del dolore al ginocchio sono molteplici e non fanno distinzione per quanto concerne il genere o l’età della persona. Le cause possono essere legate alle strutture ossee, alle strutture legamentose o a quelle cartilaginee oltre che al mal funzionamento dei muscoli circostanti all’articolazione.
Distinguiamo in generale tre tipi di cause legate al dolore al ginocchio:
cause legate a lesioni acute, che possono interessare componenti ossee, cartilaginee o legamentose;
cause legate a malattie specifiche, come l’artrite o diverse tipologie di infezioni
cause legate al sovraccarico dell’articolazione come l’artrosi, tendiniti, borsiti o sindromi rotulee.

I POSSIBILI RIMEDI.

In generale in presenza di trauma (di bassa, media o grande entità) le tempistiche sono fondamentali. Spesso si tende a trascurare un dolore per svariate ragioni, finendo poi per aggravare la situazione. In caso di trauma bisogna intervenire il prima possibile.
Esistono due metodi di trattamento degli infortuni: il RICE e il MEAT.

RICE:

-REST: far riposare l’area infortunata;
-ICE: applicare ghiaccio sull’area interessata;
-Compression: comprimere l’area infortunata con specifiche bende o fasce contenitive;
-ELEVATION: tenere l’arto leso elevato in moda da favorire il drenaggio.
MEAT:
-MOVEMENT: movimento controllato e adeguato dell’area interessata senza oltrepassare la soglia del dolore (favorisce il flusso sanguigno, riduce le possibilità di formazione di tessuto cicatriziale);
-EXERCISE: iniziare immediatamente con la riabilitazione dell’area con attività a basso impatto;
-ANALGESICI: Utilizzo di farmaci specifici. Rivolgersi sempre al proprio medico;
-TREATMENT : trattare l’area con tecniche fisioterapiche strumentali,manuali etc.

Alessia Veloccia.

 

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